L’ESERCITO DEGLI SCHELETRI

Domenico De Ferraro

 

Introduzione

Preso dal timore di morire , canto la mia storia  e la mia volontà di vivere . Vado , oltre il fiume dell’ aldilà , in una terra promessa , un luogo sconosciuto , ove ogni cosa rinasce nel nome santo di nostro signore. Un luogo , ove non esistono, regole precise o una fine certa che possa condurmi per mano verso un ipotesi plausibile che mi renda chiaro , cosa sia la morte  in genere, cosa sia questo sogno ad occhi aperti. E vado, oltre, ogni intendimento, cercando un sentiero dove nascondermi dall’illusione di una fine che si preannuncia come un insieme di varie sillogismi, stereotipati nella loro eccentrica realtà fenomenologica. E percorro una strada oscura, lungo questa valle spetrale ove svolazzano  nell’aria fantasmi , buffi spettri, scheletri danzanti , ove è possibile ascoltare il canto di chi non c’è più . Vorrei , provare a riposarmi , fuori le mure di queste mie paure , che mi costringono a vedere ed ascoltare , questo mesto e malinconico canto dei morti.


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