MURI  

Damiano Cabassi

 

Introduzione

La candela morta dalle tenebre.  

23/01/04  

 

Il tempo tagliò il respiro,  

tagliò la mente,  

si scordò della mia parola  


e tolse, in me,  

la sopravvivenza dei miei discorsi.  


Mi scordai della mia stessa pelle  


ma tenni stretta la mia anima.  


Fuori… non conoscevo  

e non tentavo di capire  

le mie impronte cristalline  

che si muovevano nella dura realtà.  

La cattiveria distrusse ogni battito buono  


scagliando una freccia, 

al respiro dell’uomo.  

Il tempo, mi condusse nel posto  


dove la primavera  

era intrappolata  

nell’ombra della notte e del tempo.  


La mia dote di amare la vita  

diede coraggio 


di issare le vele della speranza  

in un’ingiustizia 

che s’affrontava

facendo terra amara  

a chi non conosceva giustizia.  


Oggi, invece, la cattiveria,  

si è frantumata in miseria  


e finalmente  

posso rivedere il sole che cresce  


per dare luce, ad ogni mio destino  

in costruzione della bontà.  


Damiano Cabassi



Questo testo non ha ancora capitoli... segui Damiano Cabassi per ricevere aggiornamenti nella tua ReadRoom.