LA PANCHINA NERA
Sono entrato nel quadro della mia vita
ed ho visto una tela senza la mia effigie.
C'era solo una panchina nera
che aveva vernice fresca.
Ero esausto, mi sono lasciato cadere
e mi sono seduto su quella panchina.
Non c'era neanche un paesaggio,
non una fontana per rinfrescare i miei pensieri.
Mentre ero riverso su quella nera panchina
ho assistito al volo rabbioso delle mie lacrime
che, dal precipizio dei miei occhi,
si scagliavano come un aereo senza pilota.
Nessuno, proprio nessuno, vuol vedere quel quadro.
Mi sono nauseato anch'io di guardarlo
quindi con foga inizio lo sfregio della mia tela
per non vedere un ritratto che non esiste.