QUANDO ERAVAMO GIOVANI E FORTI

Domenico De Ferraro

 

Introduzione

Stasera vorrei parlare con qualcuno dei miei problemi di garzone di bottega  .  Oppure in alternativa , vorrei mettermi in auto e andare dove mi pare , per la città da solo con le mie lacrime , con l’amore che mi costringe a scendere in basso, fin laggiù  nelle viscere della  mia città , dai tanti volti e dalla tante musiche. Vorrei provare a raccontare di quella volta che ho provato a volare  in alto , ed era troppo tardi  per giungere vicino alle  grigie nuvole .  O di quando  provai a rincorrere  un  treno  ma era già tutto , troppo tardi , poiché era ripartito verso un'altra città.  Rimasi  di stucco sapere che  molti dei miei amici erano partiti via .  Rimasi con una lacrima nel palmo di mano , mentre  il  treno   da Roma  mi riportava a Napoli e alla stazione di  latina  vidi una coppia stringersi  nell’aria gelida di gennaio.  O come quella volta che andai a Mosca , senza maschera.


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